RECENSIONE A “LA DISINTEGRAZIONE DEL SEMIOTICO. SAGGIO SULLA DISSOCIAZIONE NEUROLOGICA”, M. DE PAOLI, MIMESIS EDIZIONI, MILANO 2019

Katia Serena Cannata

«Il segno, per assolvere alla sua funzione precipua di “stare per” qualcos’altro (stat aliquid pro aliquo), deve presentarsi nella sua pienezza: ma se maculato, se scisso in sé, tutto l’essere del soggetto e tutta la sua immagine del reale ne porteranno il segno, e possiamo presumere per sempre». Ed è proprio nella destrutturazione della funzione di simbolizzazione che Marco De Paoli, docente di filosofia e libero ricercatore, da sempre dedito a tematiche di confine tra filosofia e scienza, scorge il leitmotiv di patologie apparentemente distanti quali afasia, agnosia, aprassia e disturbi della memoria. La disintegrazione del semiotico—ultimo lavoro dello studioso, edito da Mimesis nel 2019—si presenta come un’opera rigorosa e di respiro marcatamente interdisciplinare, che consente di scavare al fondo dei meccanismi mentali attraverso gli squarci e le ferite della mente stessa.

Recensione a “La disintegrazione del semiotico. Saggio sulla dissociazione neurologica” – M. De Paoli
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