COME ORIENTARSI NEL PENSIERO SELVAGGIO?

APPUNTI PER UNA ECOLOGIA DELLA RAGION PRATICA E UNA SVOLTA ETNOGRAFICA IN ONTOLOGIA

Gianluca De Fazio

Una delle grandi sfide del pensiero ecologico contemporaneo è quello di uscire dai dualismi manichei che si sono sedimentati nel corso della modernità: sovranità statale/diritto naturale; estensione/pensiero; libertà/necessità sono alcuni dei più canonici, e spesso equivocati, dualismi del pensiero moderno che potremmo semplificare in una più generale opposizione tra Natura e Cultura. La sfida, però, non è semplicemente quella di scoprire la struttura narrativa immanente a questi dualismi per “risolverli” in giochi linguistici, soppiantandoli con l’univoca grande narrazione della fine delle grandi narrazioni, quanto piuttosto quella di pensare l’equivocità e l’imperfezione che caratterizzano ogni pratica di Senso. È in questa prospettiva, pur restituita in maniera sommaria, che l’ecologia filosofica incontra favorevolmente alcune piste della ontological turn in antropologia.

Come orientarsi nel pensiero selvaggio?
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