EMANUELE SEVERINO: UN EMPIRISTA RADICALE?

Rocco Ronchi

Nel pensiero di Severino è possibile distinguere un versante logico-metafisico ed un versante fenomenologico, tra loro, per altro, rigorosamente implicati. Dario Sacchi ne conclude che la metafisica severiniana “tiene” se e solo se è confermata sul piano fenomenologico. Se non lo fosse andrebbe congedata come una fallacia della concretezza malposta. La tesi «l’essere è e non può non essere» (la severiniana «quintessenza della logicità», secondo Sacchi) funziona, insomma, se è quanto l’esperienza convalida con la potenza dell’evidenza.

Emanuele Severino: un empirista radicale?
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