LA CIRCOLARITÀ DELLA MENTE INCARNATA
Thomas Fuchs
Da una prospettiva enattiva ed incarnata, il problema mente-corpo è stato riformulato nei termini della relazione fra il corpo vivo o corpo soggetto da un lato, e il corpo fisiologico o corpo oggetto dall’altro (“il problema corpo-corpo”). Lo scopo di questo contributo è di esplorare il concetto di circolarità intesa come uno strumento attraverso cui spiegare la relazione fra la fenomenologia dell’esperienza vissuta e le dinamiche delle interazioni fra l’organismo e l’ambiente. Il concetto di circolarità sembra adeguato anche per connettere le descrizioni enattive con la psicologia ecologica. Questo concetto di circolarità verrà sviluppato in tre direzioni: (1) Come struttura circolare dell’embodiment, la quale si manifesta (a) nei cicli omeostatici fra il cervello e il corpo e (b) nei cicli sensomotori fra il cervello, il corpo e l’ambiente. Ciò include una mutua dipendenza fra l’inclinazione tipica di un organismo alla costruzione di senso e le affordances (“potenzialità”) dell’ambiente. (2) Come circolarità causale, la quale caratterizza la relazione tra le parti e il tutto all’interno dell’organismo vivente, così come nel sistema organismo-ambiente. (3) Come circolarità del processo e della struttura nello sviluppo e nell’apprendimento. In questa sezione si sosterrà che l’esperienza soggettiva costituisce un procedimento di costruzione del senso che implica processi (neuro)fisiologici al punto da formare strutture neuronali modificate, le quali a loro volta permettono future interazioni. Su queste basi, l’esperienza incarnata può quindi essere considerata come l’integrazione delle interazioni cervello-corpo e corpo-ambiente, la quale possiede un effetto top-down, formativo o di ordinamento sui processi fisiologici. Ciò servirà come approccio alla soluzione del problema corpo-corpo.