LA VERITÀ IN GIOCO
TRA ETERNITÀ, TEMPO E NEGATIVO

Luigi Vero Tarca 

Caro Dario, ti ringrazio per avermi invitato a intervenire sul testo, sintetico ma ricco e interessante, che hai dedicato al pensiero di Emanuele Severino. Il problema è che con ciò tu mi proponi quello che sembra essere un compito impossibile, almeno per me. Perché è una sorta di “gioco della torre”, nel quale si tratta di buttare giù dalla torre – ovvero di uccidere (necare), sia pure in senso metaforico (negare) – uno dei due dialoganti (intesi quindi come duellanti), in questo caso Emanuele Severino e Dario Sacchi. È insomma, come in fondo dice il nome stesso della Sezione (Controversie), il gioco di polemos: la sua filosofia contro la tua: chi vince? Gioco per me apparentemente impossibile, dicevo, perché la verità filosofica a cui mi ispiro è quella per cui omnis negatio est contradictio; e per la quale, quindi, in qualche senso tutte le pro-posizioni sono vere.

La verità in gioco
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