Nunzio Allocca insegna History of mind and brain sciences e Storia della scienza e delle tecniche presso il Dipartimento di Filosofia della Sapienza – Università di Roma. I suoi studi sulle teorie della mente e della percezione in età moderna si estendono all’analisi delle pratiche artistico-letterarie connesse al Mind-Body Problem. Ha pubblicato saggi in inglese, francese e spagnolo. Tra le sue pubblicazioni: Cartesio e il corpo della mente (Aracne 2012); Lo spazio, l’occhio, la mente. Cartesio e la visibilità del mondo, (Aracne 2012).
Francesca Calabi è stata professore di Storia della Filosofia tardo antica all’Università di Pavia. Dirige la collana “Philo of Alexandria” di Brill, Leiden ed è membro del Comitato di redazione della rivista ‘Adamantius’. E’ autrice di numerose pubblicazioni sulla tradizione platonica e sul giudaimo ellenistico. Tra queste: God’s Acting, Man’s Acting. Tradition and Philosophy in Philo, 2008, Italian Studies on Philo (ed.), 2003, Arrhetos Theos. L’inconoscibilità del principio nel medio platonismo (ed.), 2002; The Language and the Law of God. Interpretation and Politics in Philo, 1998, Storia del pensiero giudaico ellenistico, 2010.
Katia Serena Cannata è nata a Modica (Rg), il 14/04/1993, dopo la maturità classica, ha proseguito gli studi presso l’Università di Catania. Ha conseguito la Laurea Triennale in Filosofia presentando una prova finale afferente al settore della Filosofia della mente. Attualmente studentessa di Scienze Filosofiche a Catania, curriculum Filosofia e Scienze, sta lavorando a una tesi relativa allo sviluppo e alle implicazioni filosofiche della Termodinamica, la cui stesura verrà in parte realizzata presso il College of Liberal Arts di Auburn (AL, USA), nell’ambito di un accordo stipulato tra il DISUM e Auburn University.
Dario Cecchi (Dottorato in Filosofia, Estetica ed Etica, presso l’Università Alma Mater di Bologna; Post-Doc presso l’EHESS) è attualmente Professore a contratto di Estetica presso la Sapienza Università di Roma. Tra le sue pubblicazioni: Immagini mancanti. L’estetica del documentario nell’epoca dell’intermedialità (Pellegrini 2017); Il continuo e il discreto. Estetica e filosofia dell’esperienza in John Dewey (Angeli 2014); La costituzione tecnica dell’umano (Quodlibet 2013); Abbas Kiarostami. Immaginare la vita (Ente dello Spettacolo 2013). Ha tradotto e curato libri dal francese: J.-F. Lyotard, Rapsodia estetica. Scritti su arte, musica e media (1972-1993) (Guerini 2015); e dall’inglese: J. Dewey, Esperienza, natura e arte (Mimesis 2014).
Diego D’Angelo è attualmente ricercatore post-doc presso gli Archivi Husserl a Lovanio. Si è addottorato nel 2016 presso la Albert-Ludwigs-Universität di Friburgo in Brisgovia con una tesi sulla fenomenologia della percezione e la semiotica in Husserl (in corso di pubblicazione). E’ stato borsista del Land Baden-Würrtemberg e dell’Università di Würzburg. Ha insegnato filosofia a Friburgo, Würzburg e Lovanio. Ha pubblicato soprattutto nell’ambito della fenomenologia, dell’ermeneutica e della decostuzione. Tra le sue pubblicazioni, si ricorda la traduzione di Karl Jaspers, “Della verità” (Bompiani, Milano 2015).
Roberto Diodato insegna Estetica all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Si è occupato del rapporto tra estetica e ontologia in alcuni autori età moderna (Bruno, Spinoza, Leibniz) e del pensiero estetico in alcune correnti della filosofia contemporanea (neoscolastica, decostruzionismo). Da qualche anno lavora sul rapporto tra estetica e tecnologie digitali.
Roberto Escobar è Docente di Filosofia Politica e Analisi del linguaggio politico all’Università degli Studi di Milano, è impegnato con L’Espresso come critico cinematografico dopo aver collaborato con Il Sole 24 Ore, giornale per il quale ha anche curato con lo pseudonimo Als Ob una rubrica di critica televisiva. Nel 2001 ha ottenuto il premio Ennio Flaiano per la critica cinematografica. Tra i suoi libri ha pubblicato con Roberto Cozzi Ti racconto un film. Per spettatori innamorati e aspiranti critici, Raffaello Cortina, Milano 2007.
Elio Franzini è professore ordinario di Estetica della Università Statale di Milano, dove ha ricoperto l’incarico di presidenza della facoltà di Lettere e Filosofia ( 2004-2010). Fa parte del Comitato Scientifico di diverse Fondazioni italiane ed è dal 2015 presidente della Società Italiana di Estetica. Ha pubblicato qualche decina di volumi tra i più recenti dei quali si possono annoverare: I simboli e l’invisibile. Figure e forme del pensiero simbolico, Il Saggiatore, Milano 2008; Introduzione all’estetica, Il Mulino, Bologna 2012; Filosofia della crisi, Guerini e Associati, Milano 2015.
Pietro Garofalo ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Filosofia del linguaggio e della mente” presso l’Università degli Studi di Palermo. Ha svolto attività di ricerca in diverse Università tedesche tra cui Freiburg, Münster e Frankfurt am Main. Si occupa principalmente di filosofia del linguaggio, ontologia sociale e filosofia sociale. Oltre ad aver scritto diversi saggi e articoli su questi temi ha curato due volumi collettanei: Frammenti di realtà sociale (Limina Mentis, 2014) e, insieme a Michael Quante, Lo spettro è tornato! Attualità della filosofia di Marx (Mimesis, 2017).
Giacomo Mercuriali è allievo della Scuola di dottorato in Filosofia e Scienze dell’Uomo presso l’Università Statale di Milano. Qui si è laureato nel 2016 in Storia dell’Arte ed Estetica con una tesi sull’iconografia della metafora del corpo politico. Attualmente si occupa di iconologia politica e cultura visuale. Collabora dal 2015 al Seminario di Filosofia dell’Immagine coordinato alla Statale dal prof. Andrea Pinotti.
Eugenio Suvorov ha studiato filosofia a Milano e Pavia, ha conseguito la laurea magistrale con una tesi sul rapporto tra dolore e filosofia. Ha insegnato lingua e cultura italiana presso l’Indian Institute of Technology Bombay, la University of Mumbai e il Somaya Centre di Mumbai. I suoi attuali interessi si situano al crocevia tra filosofia tedesca (Hegel e Nietzsche), psicoanalisi lacaniana e studi antropologici.
Emilio Renzi si laurea in Filosofia alla Statale di Milano con Enzo Paci. Ha pubblicato Comunità concreta. Le opere e il pensiero di Adriano Olivetti (2008), Enzo Paci e Paul Ricoeur (2010), Persona. Una antropologia filosofica nell’età della globalizzazione (2015). Sito: www.emiliorenzi.it
Carlo Sini è stato professore ordinario di Filosofia teoretica della Università statale di Milano, ha avuto prestigiosi riconoscimenti della sua carriera filosofica in Italia all’estero. Ha tenuto corsi, seminari e conferenze in varie parti d’Europa e d’America. Autore di oltre quaranta libri tradotti in varie lingue, le sue Opere in 6 volumi e 11 tomi sono in corso di pubblicazione presso la casa editrice Jaca Book di Milano.
Vimala Thakar (1923-2009), figlia di un bramino, ha completato gli studi di filosofia occidentale ed orientale all’università indiana di Nagpur. Ha collaborato al movimento “Bhoodan” con l’obiettivo della ridistribuzione delle terre ai contadini. Ha perfezionato la sua dimensione spirituale nel 1956 nell’incontro con Jiddu Krishnamurti e a partire dagli anni ’60 ha iniziato una intensa attività di seminari e conferenze in tutto il mondo. In esse ha dedicato ampio spazio al tema del cambiamento interiore attraverso una ricerca libera da qualsiasi dogma o autorità costituita. I materiali delle sue meditazioni sono ora raccolti in numerose pubblicazioni.
Alessandro Vigorelli Porro è laureato in Scienze Filosofiche presso l’Università degli studi di Milano con una tesi sulla simbologia del carro nel misticismo ebraico. Oltre che per In Circolo, scrive per La Tigre di Carta e insieme all’associazione culturale La Taiga gestisce lo spazio La Corte dei Miracoli, per cui cura la programmazione degli eventi filosofici.
Chiara Zancan è laureata in Scienze Filosofiche presso l’Università degli studi di Milano con una tesi sull’etica della personalità di Ágnes Heller. Attualmente frequenta un master di ricerca in filosofia contemporanea proposto dall’École normale supérieure e dall’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, per il quale prepara una tesi sulla critica alla biopolitica di Agnes Heller e Ferenc Fehér. I suoi interessi vertono sulla filosofia morale e politica del XX secolo, in particolar modo sull’esistenzialismo e sul pensiero femminile.