IMMAGINAZIONE
Questo numero della rivista si apre con i “contributi speciali” che ci hanno offerto come omaggio alla rivista due studiosi noti per qualità filosofica e lunga carriera accademica. Carlo SINI sintetizza le sue riflessioni sulla ragione filosofica collegata ai modi del discorso in cui essa si esprime e alla esigenza dell’esercizio genealogico che ne mette in luce la provenienza. Francesca CALABI svolge una raffinata analisi del ruolo preponderante della immaginazione insito nel sentimento della nostalgia. Itaca e Gerusalemme sono riferimenti emblematici di ‘topoi’ suggestivi della memoria individuali e collettivi che eccedono la loro localizzazione nella carta geografica. Segue la sezione che riguarda “la questione filosofica” sul tema “Ri-pensare l’immaginazione oggi”. Elio FRANZINI si occupa della cosiddetta svolta iconica, che egli non ritiene possa essere determinata in modo prevalente dalle attuali influenze dell’universo mediologico sulla visione. Al contrario, va recuperata da un punto di vista teoretico l’esperienza dell’immagine nella sua pregnanza simbolica. Roberto DIODATO pone la questione se definire la natura dell’immagine e della immaginazione sul piano della percezione e della psicologia, oppure, su quello ontologico. Egli propende per la seconda opzione, che supporta con esemplificazioni nell’ambito della video-art e della produzione multimediale. Il contributo di Giacomo MERCURIALI si sofferma sulla possibilità di collegare le tecniche computazionali allo studio della digital art ed auspica un maggior dialogo ed una migliore integrazione tra un’area tecnico-informatica ed una umanistica al fine di mettere in atto una nuova branca disciplinare. Completa la sezione il saggio di Dario CECCHI e Nunzio ALLOCCA. Dario Cecchi presenta una rassegna degli studi italiani di estetica relativi alla immaginazione. L’autore segnala una ripresa in senso innovativo dello schematismo kantiano e fa riferimento alla definizione di “immaginazione interattiva” che tiene conto del ricorso alle nuove tecnologie digitali. Dal canto suo, Allocca aggiunge al tema i contributi di una disciplina di recente formazione, la Neuroaesthetics, che si avvale della intersezione delle neuroscienze e dell’evoluzionismo con gli studi di estetica relativi agli aspetti psicologici dell’immaginazione. La sezione “Culture” si avvale di due testi. Il primo è la riproduzione per concessione della Associazione Italiana di Raja Yoga del capitolo “Che cos’è la mutazione della mente” tratto dal libro Mente e meditazione della filosofa indiana Vimala THAKAR. Nel secondo Alessandro VIGORELLI riprende i lavori di Elliot Wolfson, cultore di Jewish Studies, approfondendo i contributi che la qabbalah fornisce al tema della immaginazione. La sezione “Laboratorio” si apre con il testo di Diego D’ANGELO che contiene un opportuno aggiornamento del pensiero di Karl Jaspers offerto dalla pubblicazione in lingua italiana del volume Della verità uscito nel 1947. Nel corso della trattazione del libro l’autore perviene alla conclusione che la riflessione di Jaspers si fonda su un concetto di verità che associa alla teoria della conoscenza il riferimento alla esistenza concreta. Chiara Zancan illustra il sistema etico di Ágnes Heller illustrato nella trilogia A Theory of Morals come un quasi-sistema, ovvero un sistema etico orientativo, che non approda a una nuova Sittlichkeit in quanto il suo aspetto universalistico-normativo è condizionato dalla singolarità del soggetto morale. Nel suo testo Pietro GAROFALO interviene sulla questione dell’Italian Thought prendendo in esame le posizioni di Roberto Esposito, il quale non solo è un suo esponente rappresentativo ma anche colui che ha inteso definirne i caratteri principali. La conclusione è che questa corrente filosofica diffusa in Italia va connotata in primo luogo per la propensione al paradigma della biopolitica. La sezione “Intersezioni” mette in atto la propensione della filosofia a intrecciarsi con discipline quali la letteratura, la psicologia, il cinema. Emilio RENZI propone una peculiare declinazione della antropologia filosofica nell’ambito della letteratura, ed arriva a proporre, facendo ricorso a scrittori quali Musil e Conrad, la prospettiva di una innovativa “antropologia letteraria”. Katia CANNATA si avvale dei contributi di Jaspers, Binswanger e Borgna per proporre un approccio antropo-fenomenologico al tema della depressione atto ad arricchire le modalità di comprensione e di trattamento di questo fenomeno da parte della odierna psichiatria. Filosofia e cinema è l’argomento che Roberto ESCOBAR affronta con perizia e competenza, ricorrendo ad uno stile comunicativo efficace e brillante. Ne viene che i ruoli e le figure del filosofo e del critico cinematografico si affiancano e si intrecciano, in quanto entrambi non possono che aspirare ad un “felice relativismo” di riferimenti e di valori. La sezione “Corrispondenze” ospita l’interessante contributo di un filosofo, Eugenio SUVOROV, che si trova a sperimentare la lingua come forma di vita nel corso della sua esperienza di insegnamento dell’italiano in un paese pieno di contraddizioni come l’India. I contributi della sezione “Letture/Eventi” sono equamente distribuiti tra 3 recensioni e 3 convegni di cui scrivono Alessandro GALVAN, Luca TORRENTE e Cristina ZALTIERI. Gianni TRIMARCHI recensisce Fare umanità di Francesco Remotti, Emilio RENZI Io e Mr.Parky di Andrea Bonomi, Franco SARCINELLI Rousseau. Il paradosso del porcospino di Dario Sacchi. Due dei convegni di cui si dà conto riguardano la figura ed il pensiero di Giorgio Colli in occasione del centenario della nascita: di quello tenuto a Tortona parla Alessandro Galvan in “L’immediatezza e l’espressione”, a proposito di quello successivo di Genova Luca Torrente si sofferma sulla presentazione in quel contesto della costituzione della associazione denominata Centro Studi Giorgio Colli. Infine, nel testo di Cristina Zaltieri troviamo una puntuale ed esauriente sintesi delle comunicazioni presentate al primo convegno dedicato in Italia a François Zourabichvili, uno dei più interessanti prosecutori del pensiero di Gilles Deleuze.
This issue of the magazine opens with the “special contributions” that have been offered as homage to the magazine by two authors known for their philosophical intensity and long academic career. Carlo SINI summarises his reflections on the philosophical reason connected to modes of discours in which the reason expresses itself and to the need of the genealogical exercise to show its provenance. Francesca CALABI plays a refined and elegant analysis of the dominant role of imagination inherent in the sentiment of nostalgia. Itaca and Jerusalem are symbolic references of ‘topoi’ that are suggestive of memory, both individual and collectives so exceeding their location in the map.
Next the section related to “the philosophical question” follows: the theme being “Re-thinking the imagination today”. Elio FRANZINI writes about the so-called iconic turn, which he says it cannot be predominantly determined by the current influences of the mediological universe on vision. Conversely, the experience of the image, in its symbolic fullness, has to be recovered from a theoretical point of view. Roberto DIODATO poses the question of whether to define the nature of the image and imagination on the plane of perception and psychology, or on the ontological. He favors the second option that supports with illustrations in the context of video-art and multimedia production. The essay of Giacomo MERCURIALI focuses on the possibility of connecting the computational techniques to the study of digital art and hopes for a better dialog and integration between two areas, the informatics and the humanistic one, in order to put in place a new disciplinary branch. The essay of Dario CECCHI and Nunzio ALLOCCA completes the section. Dario Cecchi presents a review of the Italian Studies of aesthetics related to imagination. The author indicates a revival of Kantian “scheme” and refers to the definition of “interactive imagination” which takes into account the use of new digital technologies. Allocca adds the contributions of a recent discipline, Neuroaesthetics, which intersects the neuroscience and evolutionism with the studies on aesthetics related to psychological aspects of imagination.
The section “Culture” presents two texts. By the courtesy of Italian Association Raja Yoga, we reproduce here the text of the indian philosopher Vimala THAKAR “What is Mind Mutation?” which is part of her volume Mente e Meditazione. In the second text Alessandro VIGORELLI studies the work of Elliot Wolfson, expert on Jewish Studies, deepening the contributions that the qabbalah provides to the theme of imagination.
The Section “Laboratory” opens with the text of Diego D’ANGELO that contains an update of the thought of Karl Jaspers offered by the Italian translation of Von der Wahrheit. Philosophische Logik originally published in 1947. The author comes to the point that the reflection of Jaspers is based on a concept of truth that couples the reference to concrete existence to the theory of knowledge. Chiara ZANCAN illustrates the ethical system of Ágnes Heller as shown in the trilogy Theory of morals as a quasi-system, a system of ethics guidelines, which does not attain to a new Sittlichkeit since its universalistic and normative aspect is influenced by the singularity of the moral subject. In his text Pietro GAROFALO writes on the Italian Thought by considering the positions of Roberto Esposito, which is not only a prominent thinker but also the one who has sought to define the main characters of Italian thought. The conclusion is that the Italian philosophy today is primarily connoted by the propensity to the paradigm of biopolitics.
The section “intersections” shows the propensity of philosophy to tangle with disciplines such as literature, psychology, cinema. Emilio RENZI writes about a peculiar declination of philosophical anthropology in the context of the literature and, with reference to writers such as Musil and Conrad, proposes the perspective of an innovative “literary anthropology”. Katia CANNATA draws on contributions from Jaspers, Binswanger and Borgna in order to propose an antropo-phenomenological approach to the theme of depression able to enrich the ways of understanding and treatment of this phenomenon by part of today’s psychiatry. Philosophy and cinema is the subject that Roberto ESCOBAR tackles with competence, by recurring to an effective communicative and brilliant style. The roles and the figures of the philosopher and film critic flank and intertwine, since both cannot that aspire to a “happy relativism” of references and values.
The section “Corrispondenze” hosts the interesting contribution of a philosopher, Eugenio SUVOROV, that is experimenting the language as a form of life during his experience of teaching Italian in a country full of contradictions as India.
The essays of the section “Readings/Events”are equally distributed between 3 reviews and 3 conferences by Alessandro GALVAN, Luca TORRENTI and Cristina ZALTIERI. Gianni TRIMARCHI reviews Fare umanità by Francesco Remotti, Emilio RENZI Io e Mr. Parky by Andrea Bonomi, Franco SACINELLI Rousseau. Il paradosso del porcospino by Dario Sacchi.
Two conferences here referred relate to the figure and the thought of Giorgio Colli on the occasion of the centenary of the birth: Alessandro Galvan writes about the first one held in Tortona “The immediacy and expression”; about the second held in Genoa Luca Torrente focuses on the constitution of the Centro Studi Giorgio Colli. Finally, in the text of Cristina Zaltieri we find a detailed and exhaustive synthesis of the papers presented at the first conference dedicated in Italy to Francois Zourabichvili, one of the most interesting continuers of the thought of Gilles Deleuze.
La direzione e la redazione vogliono ringraziare anche altri autori per averci inviato numerosi ed interessanti volumi che vogliamo ricordare e raccomandare a tutti.
Matteo Andreozzi, Le sfide dell’etica ambientale, Led, Milano 2015.
Alberto Giovanni Biuso, Temporalità e differenza, Leo S. Olschki Editore, Firenze 2013
Silvana Borutti, Nodi della verità, Mimesis Edizioni, Milano – Udine 2017.
Francesca Brencio ( a cura di), La pietà del pensiero. Heidegger e i Quaderni Neri, Aguaplano, Passignano sul Trasimeno (Pg) 2015.
Vinicio Busacchi, La capacità di ognuno, Carocci, Roma 2014.
Vinicio Busacchi e Giovanna Costa (a cura di), Paul Ricoeur e “les proches”, Effatà Editrice, Cantalupa (To) 2016.
Roberto Caracci, Le maschere del senso, Moretti&Vitali Editori, Bergamo 2015.
Walter Milella (a cura di), Pietro Prini.Ventisei secoli nel mondo dei filosofi, Salvatore Sciascia Editore, Caltanissetta – Roma 2015.
Fabio Minazzi (a cura di), Filosofi antifascisti, Mimesis, Milano – Udine 2016.
Emilio Renzi, Persona, ATì Editore, Brescia 2015.
Veronica Ronchi, Le metamorfosi della rivoluzione, Mimesis Edizioni, Milano – Udine 2015.
Giulio Schiavoni, Walter Benjamin il figlio della felicità, Mimesis Edizioni, Milano – Udine 2016.
François Zourabichvili, Infanzia e regno. Il conservatorismo paradossale di Spinoza, trad. di Cristina Zaltieri, Negretto Editore, Mantova 2016.