RECENSIONE A “CYBERCAPITALISMO. FINE DEL LEGAME SOCIALE?”, E. FORNARI, BOLLATI BORINGHIERI, TORINO 2024

Danilo Di Matteo

Dinanzi alla lapide dedicata a Saint-Simon, nel cimitero monumentale di Parigi, provai due sensazioni contrastanti: di esaltazione, per l’ammirazione nutrita per l’autore, e di tristezza, per l’incuria che mi sembrava di percepire. Con la sua distinzione fra oziosi e produttori, egli anticipava, a livello quasi di suggestione, alcune delle considerazioni di Max Weber. E i “produttori” avevano i tratti dei “soggetti edipici”, come possiamo ora definirli grazie a Freud: tratti un po’ ossessivi, caratterizzati dalla precisione, dallo scrupolo, dalla capacità di calcolare e prevedere, da un rigore quasi ascetico. Gli “oziosi”, per contro, vivevano di rendita. E proprio la rendita, a lungo considerata un residuo delle società ancien régime, pur se in forme diverse torna centrale oggi, nel regno globale della finanza, come mostra Emanuela Fornari in questo volumetto prezioso che, come pochi, dà da pensare.

Recensione a “Cybercapitalismo. Fine del legame sociale?”
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