RECENSIONE A “THE RECEPTION OF HUSSERLIAN PHENOMENOLOGY IN NORTH AMERICA”, MICHELA BEATRICE FERRI (ED.), SPRINGER, CHAM 2019

Dario Sacchi

Fra le correnti di origine novecentesca che tuttora si spartiscono la scena filosofica mondiale, quasi sempre persistendo ostinatamente nella loro condizione di universi autarchici chiusi ad ogni influsso reciproco, ve ne sono almeno due che a motivo di una innegabile concordanza rinvenibile nella loro ispirazione originaria hanno talvolta lasciato sperare che fra i rispettivi esponenti potesse instaurarsi una qualche forma di intesa o di comunicazione, se non proprio di fecondo interscambio: ci riferiamo da una parte alla fenomenologia di matrice husserliana e dall’altra alla filosofia analitica notoriamente egemone nelle nazioni di lingua inglese.

Recensione a “The Reception of Husserlian Phenomenology in North America”
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