SULLE TRACCE DI BENJAMIN
DALLA KINDERBUCHSAMMLUNG AI PASSAGES

Iosella Greco

Agli studiosi e ai lettori degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, il nome di Walter Benjamin era noto per i suoi saggi brevi e densi sull’arte e la cultura di massa, pubblicati da Einaudi, tra cui il citatissimo “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” (1966). Della sua vita si sapevano i tratti essenziali e le vicende che ne fanno una vittima della persecuzione nazista degli ebrei e degli intellettuali. Dagli anni ’80, si vedrà perché, le pubblicazioni ed edizioni critiche si sono addensate quasi minacciosamente, con l’effetto probabile di scoraggiare il lettore comune. Ma a volte è il caso o la curiosità a mettere sulle tracce di un autore: la copertina illustrata di “Orbis Pictus”, del 2020, introduce alla straordinaria collezione di libri per l’infanzia del filosofo.

Sulle tracce di Benjamin. Dalla Kinderbuchsammlung ai Passages
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