XŌCHITL DE LA SOLEDAD

Giovanni Jan Giubilato

L’ultima ora di volo rasente sulle case del monstruo – come i chilangos1 chiamano con affettuosa reverenza Città del Messico – rende chiaramente l’idea delle dimensioni abnormi che la megalopoli ha raggiunto. Situata a 2.400 metri d’altitudine, ha ormai ricoperto di cemento e smog l’intera Valle di Anáhuac, una grandiosa conca lacustre cinta dalle cime della cordigliera centroamericana e vigilata dai vulcani Iztaccíhuatl e Popocatépetl (quest’ultimo attivo).

Xōchitl de la soledad
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